giovedì 18 maggio 2017

Pacchetti di bietole (coste)

Mi sono trovata spesso a domandarmi come cucinare le bietole o coste per il loro gusto un po'..
scialbo? E allora perché non farne dei fagottini ripieni e dar loro un gusto più deciso? In questo modo statene sicuri piaceranno anche a chi non ama molto le verdure. Le ho riempite con del miglio che ha un gusto molto neutro e altre verdure.


















Partiamo subito con un brano dei Tame Impala che mi piace tantissimo per i continui cambi di ritmo:














Ingredienti per 6 pacchetti:
 una decina di coste ( solo la parte verde, vanno bene anche le bietole senza costa ma farete più fatica a farne fagottini anche se è possibile farlo con molta pazienza)
1 tazza di miglio decorticato cotto
3 pomodori tagliati a cubetti
2 zucchine tagliate a cubetti
parmigiano reggiano grattuggiato q.b.
Olio evo q.b.
sale q.b.

Cuocete a vapore le coste
Nel frattempo saltate le altre verdure in padella con un filo d'olio, quando sono ben rosolate ma anche al dente spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Salate.
Prendete la parte verde della bietola e stendetela sul piano di lavoro ben aperta, mettetevi sopra un cucchiaio di miglio, un cucchiaio delle verdure saltate, due cucchiai di parmigiano e chiudete il fagotto.












Una volta chiuso il primo procedete allo stesso modo per gli altri fino a consumare tutti gli ingredienti. Disponete sopra una teglia e carta forno, irrorate con un filo d'olio evo e cuocete per 10 minuti a 170 gradi. Le bietole non devono assolutamente annerire.








Per chiudere una poesia di Giacomo Leopardi, un autore spesso declassato a vittima del pessimismo che invece vi invito a considerare da tutt'altra angolazione leggendo per esempio il libro di Alessandro D'Avenia : L'arte di essere fragili.
Il libro è un'appassionata lettera a Giacomo per aprire la mente di chi vuol vedere solo negatività in questo autore che invece ha saputo guardare oltre la sua fisicità problematica, e in piena adolescenza ha saputo sognare regalandoci poesie meravigliose.
E' un libro da leggere in età adulta, ma che parla molto agli adolescenti.

Eccone uno stralcio:
“Caro Giacomo, in quest’epoca si parla tanto di adolescenti, ma si parla troppo poco con gli adolescenti. Parlare con gli adolescenti non è articolare un elenco di “devi” o “dovresti”. Non guadagna la fiducia dei ragazzi chi la cerca scimmiottando la loro adolescenza, ma chi partecipa alla loro vita, scegliendo volta per volta la giusta distanza. Solo chi vive il suo rapimento genera rapimenti e provoca destini: solo se io so che cosa ci sto a fare al mondo metto in crisi positiva un adolescente, che non vuole gli si spieghi la vita, ma che la vita si spieghi in lui, e vuole avere a fianco persone affidabili per la propria navigazione”. P. 34













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