mercoledì 20 febbraio 2013
Torta alla frutta (senza glutine)
Per cominciare una canzone bellissima, che non ha bisogno di alcun commento..
Vi propongo una torta senza glutine, il quale invade esageratamente la nostra alimentazione.
Se vogliamo cambiare e provare a cucinare qualche volta senza grano e glutine, non è detto che dobbiamo rinunciare a una torta, al pane o alla pizza. Diciamo che il gusto del prodotto ottenuto sarà un po' diverso, ma sapete che variare in fatto di alimentazione non può essere che positivo.
Esistono infatti farine prodotte apposta per chi è celiaco, ma in ogni caso ci sono farine di cereali che non lo contengono, per esempio quelle di riso, mais, fecola di patate, tapioca o farina di manioca, maizena, farina di soia e altri legumi, farina di grano saraceno, farina di castagne, farina di mandorle e altra frutta secca ( nocciole, noci, arachidi).
Questa in ogni caso è un torta semplice che potrete fare e consumare ogniqualvolta vorrete sfornare un dolce senza glutine.
50 gr di mandorle
100 gr di farina di riso
150 gr di fecola di patate
50 gr di farina di mais
45 gr di malto d'orzo ( oppure 70 gr zucchero di canna)
20 gr di crema di mandorle
1 cucchiaio di olio di girasole
80 gr di latte o bevanda alternativa ai cereali ( soia, avena, miglio, ecc)
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
2 mele o 2 pere
buccia del limone grattuggiata( facoltativa)
Tritare finemente le mandorle in un mixer o nel Bimby, emulsionare bene le uova con lo zucchero e poi amalgamare tutti gli ingredienti a poco a poco, lasciando per ultimi i grassi ( crema di mandorle e olio) e concludendo con il lievito.
Sbucciare le mele o le pere, tagliarle a cubetti e metterle sopra la torta lasciandole sprofondare nella pasta semiliquida.
Cuocere in forno preriscaldato a 200 gr per circa 40 minuti.
Una volta tolta dal forno spolverare con zucchero a velo.
http://micheleantenucci.blogspot.it/2011/10/le-farine-senza-glutine-quali-sono-e.html
lunedì 11 febbraio 2013
Fiocchetti di cereali per la prima colazione
Ottimi per la prima colazione, facili da preparare e sani.
Potete prepararli e conservarli in un barattolo ben chiuso.
Se vi sembrano poco dolci, spolverateli con dello zucchero a
velo, in questo modo saranno graditissimi anche a merenda.
Potete variare gli ingredienti secondo il gusto che preferite (
metterò l'alternativa tra parentesi).
Ingredienti:
350 gr di farina buratto del Mulino Marino ( scegliete una
farina di buona qualità, possibilmente macinata a pietra)
160 gr di farina integrale ( potete usare solo la bianca se
preferite)
200 gr di lievito madre o 15 gr di lievito compresso
330 gr di acqua ( se usate il lievito compresso diminuite)
100 gr di fiocchi d'avena ( o fiocchi d'orzo, o fiocchi di kamut,
o altro cereale)
80 gr di uvetta passa ( oppure mirtilli, mirtilli rossi, o altra
frutta essiccata, cioccolato a pezzetti)
o altro cereale)
60 gr di semi di lino
60 gr d semi di sesamo
120 gr di latte scremato ( oppure bevanda soia o riso
o avena)
30 gr di miele o malto di riso
60 gr di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale
Ammollate la frutta secca in acqua tiepida.
Impastate tutti gli ingredienti lasciando per ultimo il sale.
Lasciate lievitare coperto da pellicola, in un contenitore unto
di olio per 30 / 40 minuti.
Stendete la pasta con un mattarello su un piano infarinato
possibilmente con farina di riso per lo spessore di 2 cm.
possibilmente con farina di riso per lo spessore di 2 cm.
con mirtilli rossi e amaranto |
Ora ritagliate dei rettangoli e ruotate i due lembi di ciascuno
di essi a formare un fiocco.
Adagiateli poi sulla placca del forno rivestita di carta forno,
spennellateli con un'emulsione di acqua e olio, poi
lasciate lievitare per altri 30/40 minuti.
Infornate a 200 gradi per circa 20/25 minuti.
Lasciate raffreddare prima di riporre in scatola a chiusura
ermetica. Volendo potete anche congelarli e riscaldarli in
forno a 120 gradi per 5 min circa, lasciateli riposare e
servite.
La ricetta è liberamente ispirata e modificata alla ricetta della bravissima Sara Papa nel suo libro: Pane e Dolci & fantasia.
Ora una poesia di un'artista contemporanea che sa trasformare in musica le parole, dare voce e significato ad argomenti e sogni.
Arché [ἀρχή] di Daniela Cattani Rusich
Parafrasando archetipi l'arte non incrina
ma sfianca il fianco al giàdetto e giàsentito
porge la guancia in un impeto di vento
sporge le braccia all'impossibile assoluto.
Appoggia il senno sulle giglie ardite
di cattedrale affrante dall'errore
su cui ricostruire archivi all'universo
non cantici stravolti dal furore.
Vacilla da trent'anni l'architrave
- tre mesi e infine sconterà la pena -
tra carte false a firma dell'amore
versata colla sulle strade in piena.
L'arché del nome è il nome stesso
spogliato degli orpelli alla visione
il sostantivo che si fa sangue-sostanza
parola a spicchi rotti di sapienza.
Giustizia ha molti segni e un solo credo
la spada è più tagliente ad ogni grido
s'immola pura al cielo nel suo assolo
e l'Arte sia la fiamma, il solco, il volo.
*danj (all right reserved)
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