lunedì 29 ottobre 2012

Cantiamo insieme in inglese

Insegnare ai bambini l'inglese dev'essere un gioco, aiutateli con le canzoni sottotitolate, ma soprattutto cantate con loro!!

Ho trovato alcune canzoni su you tube che ai miei piacciono tanto, ne farò qui una raccolta così potrete trovarle tutte insieme quando vi servono senza diventar matti a cercarle.


Obladì Obladà Beatles

Hello goodbye  Beatles




Yellow submarine  Beatles





Imagine John Lennon




Hey Jude Beatles



(Purtroppo di questo successivo dovete cliccarci sopra e vi rimanderà alla pagina di you tube perché l'utente che lo ha creato ha disattivato il codice per incorporarli.)


http://www.youtube.com/watch?v=hUPnXd-ApE0&list=PL3fv2vqP_cVIY8VKNrYAKsVkss0zOQ09D&index=2&feature=plpp_video

Losing my religion R.E.M


Come Together   beatles






Let it be  Beatles




Yesterday  Beatles




Ijust call to say I love you Stevie wonder


Una mega brioche alla marmellata

Prima della brioche musica:




e una poesia di Alda Merini:



La città nuova
Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento
degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime…
perché non mi ribello alla natura:
la mia lentezza li esaspera…
La mia lentezza? No, la mia fiducia.
Per adesso è deserto.
Il mondo può rifarsi senza me,
E intanto gli altri mi denigreranno28 dicembre 1948








Una mega brioche ?
E perché non tante piccolissime brioche?

Vedete voi come e quante farne, ma soprattutto variate la farcitura!!
Fatele al prosciutto, al formaggio, alla mozzarella, al brie, al gongorzola, alla crema, alle varie marmellate.. scatenate la fantasia!!
Piccoline sono ottime da portare a scuola, ma anche come antipasto per gli ospiti.

Preparate la pasta brioche( quella tradizionale va riposta in frigo per molte ore questa è simile ma non è quella originale):


Per la pasta brioche:
350 g di farina
30 g di olio extravergine d'oliva
100 g di latte o soia se non lo tollerate
1 bustina di lievito secco attivo( o di birra)
1 uovo e 1 tuorlo
mezzo cucchiaino di sale



Sbattete la pasta fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico, lasciate lievitare circa un'ora e mezza in un posto tiepido e coperto.
Quando sollevando un lembo di pasta si formerà un velo trasparente sarà pronta.
Ora stendete la pasta formando un triangolo o se ne fate tante : tanti triangoli quante saranno le brioche!

Il mio triangolo non è perfetto dal momento che la brioche è una e grande, ma se le fate piccole dovete essere più precisi così usciranno bene.

Arrotolate il triangolo che avete formato dalla parte più larga dopo aver spalmato all'interno la marmellata, oppure appoggiato la farcitura scelta.

Arrotolate fino in fondo e poi ripiegate i due cornetti verso l'interno dando la forma della brioche o cornetto.
Spennellate con uovo o latte.

Poi mettete in forno a 190 gradi ventilato combinato se o avete o in un forno normale facendo la prova dello stecchino a cottura ultimata, circa 15 minuti per un cornetto di queste dimensioni.
Io poi l'ho tagliata a fette!
Buona colazione o buona merenda!!





domenica 28 ottobre 2012

Propoli: la difesa delle api

http://www.gandolfi.it/zc/index.php?main_page=index&cPath=4




Vi segnalo i prodotti di Gandolfi Pietro e famiglia assolutamente naturali, artigianali e controllati: 
potete fare splendidi regali per Natale con le loro candele: (chiamarle così è quasi un'offesa) si tratta di bellissime cere fatte di sola cera d'api purissima


Ne hanno di tantissimi tipi e per ogni occasione, ovviamente non usano sostanze chimiche che potrebbero far male alla salute.

Sono piccole opere d'arte, riproduzioni di vari soggetti che arredano e diffondono il loro profumo naturale di miele e citronella.
Da loro potete acquistare il miele, le loro creme e altri prodotti fatti da loro.

Conosco i Gandolfi di persona e garantisco sul loro impegno, per loro non si tratta certo di un lavoro e basta, quello che fanno è frutto di una lunga ricerca ed esperienza, di sacrificio e passione.


So anche a quanto tengano alla purezza delle materie prime che usano, ma recandovi personalmente nel loro laboratorio rimarrete stupiti anche dalla varietà di prodotti che negli anni hanno saputo creare.

Tra le altre cose c'è un miele alla propoli, unico e direi introvabile altrove, che va benissimo per curare e prevenire i mali di stagione.



Lo uso spesso con i miei figli: debella il mal di gola e previene i mali stagionali. Saprete quali sono i benefici della propoli ma comunque ve li rammento.

Mi raccomando però prima di usare un qualsiasi prodotto per la prima volta testatelo, non assumete propoli se siete allergici al miele o a derivati, fate sempre una piccola prova o chiedete al medico in caso di dubbio, questo vale soprattutto per i bambini.

Riporto direttamente dalla loro pagina web la filosofia Gandolfi:















Prima di scegliere un prodotto naturale, leggete bene l'etichetta
MISSIONE: soddisfare i bisogni dell’uomo secondo natura nel rispetto dell’ambiente.

1. sì: origine naturale 100%

I nostri prodotti nascono dall’utilizzo di materie prime genuine e naturali, uniche per qualità e impreziosite dal lavoro attento e accurato ad esse dedicato.

2. no: ai conservanti

La conservazione dei nostri prodotti avviene grazie alle proprietà naturali degli ingredienti utilizzati che garantiscono la medesima durata dei conservanti sintetici senza i loro effetti indesiderati.

3. no: ai coloranti

Garantiamo che i colori dei nostri prodotti sono il frutto delle componenti naturali in essi presenti e non di coloranti chimici che negli ingredienti sono indicati con la sigla “C.I.” = Color Index.

4. no: agli aromi e ai profumi sintetici

I nostri aromi intensi derivano direttamente dagli ingredienti naturali e dagli oli essenziali naturali certificati: tra gli ingredienti gli oli essenziali vengono citati con il nome botanico della pianta a differenza dei profumi di sintesi indicati con il termine “Parfum”.

5. no: al sodio lauriletere solfato e al sodio lauril solfato e a tutti i tensioattivi dannosi

SLS, SLES e molti altri tensioattivi sono economici e rendono il prodotto molto schiumoso. Per questo si trovano, purtroppo, nella maggior parte dei cosmetici e prodotti per l’igiene personale. Sono aggressivi per la cute e possono avere effetti indesiderati che non ne giustificano l’utilizzo. Noi abbiamo scelto soluzioni naturali di origine vegetale che hanno un costo maggiore, ma sono più sicure ed efficaci.

6. no: agli oli minerali, ai siliconi, ai solubilizzanti, stabilizzanti e addensanti sintetici.

Questi prodotti, tipici della chimica cosmetica, sono poco costosi e hanno l’obiettivo di rendere “artificialmente” desiderabili i prodotti che li contengono.
Noi li abbiamo scartati per puntare sull’efficacia dei principi attivi naturali in sinergia tra di loro.

I prodotti Gandolfi sono tutti testati. Non inducono allergie, non irritano la cute e le mucose.




cito e riporto parzialmente Wikipedia:



http://it.wikipedia.org/wiki/Propoli



Etimologia [modifica]

Il nome propoli, deriva dal greco πρόπολη: pro (προ, davanti) e polis (πόλις, città), ovvero “davanti alla città”; tale parola, in senso figurato, assume il significato di "difensore della città". Il termine è stato usato da Aristotele e da Plinio il vecchio nella sua Naturalis historia per indicare la resina trattata dalle api, poiché queste ultime, difatti, lo utilizzano per difendere la loro città (l’alveare) dai pericoli che possono minacciarla, quali le malattie ed i predatori (vedi paragrafo Utilizzo da parte dell’ape).

Origine


Esistono diverse teorie sull’origine della propoli. La più accreditata attualmente è quella formulata da Rosch che ha osservato le api raccogliere le resine dagli alberi con le mandibole per poi elaborarle con le zampe anteriori, mediane e posteriori fino a condurle nellaborsa pollinica di quest’ultimo paio di zampe. Per evitare di imbrattarsi, l'ape produce enzimi specifici e rigurgita polline, impastando il tutto in pallottole più piccole rispetto a quelle di solo polline. Sia la raccolta che le operazioni per liberarsi del carico, eseguite con l'aiuto di altre api una volta che la bottinatrice rientra nell'alveare, richiedono diverse ore di lavoro.

Raccolta e produzione [modifica]

La propoli[4] si può produrre in due maniere radicalmente differenti. La raccolta naturale consiste nel rimuovere con un apposito raschietto tutta la propoli che le api hanno depositato in giro per l'alveare. L'operazione, detta raschiatura, permette di ottenere quantitativi moderati di scarsa qualità, poiché vengono inglobati anche pezzetti di legno, resti di api morte, cera e altre impurità. Tale metodo è quindi inadeguato per obiettivi commerciali e può essere adottato al massimo per il consumo familiare. La raccolta artificiale invece viene praticata con vari metodi e strumenti sperimentati dagli apicoltori nel tempo che permettono di ottenere propoli in quantità e qualità adeguata agli usi commerciali.

Composizione [modifica]

È impossibile definire una composizione esatta ed universalmente valida della propoli in quanto estremamente variabile a seconda della vegetazione di origine, della stagione e di molti altri fattori. Nel corso di numerosi studi su propoli di varia origine sono stati identificati più di 150 diversi composti biochimici ed altri ne vengono scoperti ancora oggi.
Per semplificare possiamo suddividere i principali componenti in cinque grandi gruppi:
Entrando in dettaglio tra le componenti di maggiore interesse possiamo citare:

Utilizzo da parte dell’ape [modifica]

Le api utilizzano la propoli per rivestire le pareti interne delle celle utilizzate per la deposizione delle uova e l’allevamento delle larve. Viene utilizzato anche per chiudere le piccole fessure che non consentono il passaggio delle api (spazio d'ape) e per rivestire, mummificandoli, i cadaveri di animali morti all’interno dell’alveare (api e predatori) che le api non riescono ad espellere, per costruire barriere di difesa, per ridurre il foro di volo. In sintesi la propoli viene utilizzata insieme alla cera come materiale da costruzione, come isolante e come rivestimento protettivo per tutte le superfici interne dell’alveare. Dal punto di vista sanitario la propoli svolge le funzioni di antibiotico e antivirale.

Utilizzo da parte dell’uomo 


È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la "resina" che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi è stato utilizzato come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. La propoli viene utilizzato in apiterapia, disciplina ancora relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno delle medicine alternative, anche se negli ultimi anni si sono incrementati notevolmente gli studi scientifici da parte della medicina. Viene utilizzato anche nella produzione di caramelle e in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. In virtù delle innumerevoli attività benefiche, prodotti a base di propoli sono ammessi anche in agricoltura per la difesa delle colture. In particolare, si sfruttano le seguenti azioni:
  • Antisettico: contenimento in modo naturale di vermi (antieimintico) batteri (antibiotico) e di funghi (antimicotico), accentuazione delle auto-difese delle piante, riduzione della formazione delle gommosi fisiologiche delle drupacee
  • Protettivo: formazione di una pellicola cerosa idrorepellente di difesa sulla superficie dei frutti che ostacola lo sviluppo dei patogeni
  • Cicatrizzante: rapido asciugamento e cicatrizzazione delle ferite provocate da tagli di potatura, eventi climatici, (grandine, vento, ecc.), punture di insetti.
  • Attrattivo per le api: la caratteristica profumazione attrae gli insetti impollinanti favorendo una naturale fecondazione del fiore (la presenza di boro favorisce l’allungamento del budello pollinico).

Proprietà mediche [modifica]

La propoli ha proprietà:
Da recenti studi realizzati da ricercatori dell'università di Chicago è stato scoperto che la propoli contiene un acido (Cape, Cafeinic acid phenethyl ester)particolarmente efficace contro il cancro della prostata. Le cellule tumorali sarebbero ridotte della metà in sei settimane di trattamento. Sebbene interrompendo il trattamento le cellule possono ricominciare a crescere, si può di nuovo ridurne la crescita con la propoli. Non si sa ancora come funzioni pare però che la propoli impedisca alle cellule di trovare gli elementi di crescita. I flavonoidi della propoli nello specifico hanno proprietà inibitrici degli enzimi che normalmente rimuovono il rivestimento proteico dei virus. Allo stesso modo riescono a bloccare il processo di reazione allergica impedendo la fuoriuscita di sostanze (istamina e serotonina) dalle cellule, fenomeno che accade in presenza di allergeni. I flavonoidi bloccano la produzione di prostaglandine all’origine del processo di invecchiamento.
La proprietà di maggiore rilievo consiste nell’avere tutte le proprietà sopra indicate concentrate insieme in un unico prodotto di origine naturale.


Treccia di pan brioche ripiena


Ecco  un piatto veramente speciale, che potrete presentare in varie occasioni, come unico piatto magari accompagnato da una bella insalata, oppure come antipasto quando avete ospiti.
Seguite le istruzioni e farete un figurone!!
Tempo di preparazione : due ore circa compreso il riposo della pasta.
Gli ingredienti della base sono quelli del pan brioche che vi ho già spiegato per una torta, però in questo caso non ho usato il burro ma l'olio d'oliva extra vergine quindi l'impasto risulterà più leggero.
Tenete presente che la vera pasta brioche va riposta in frigo dopo la seconda lavorazione e riposo, per alcune ore, se ne avete il tempo potete prepararla così per il giorno dopo, toglierla dal frigo e lavorarla, porla nuovamente a lievitare per una mezz'ora, stenderla e lasciarla riposare poi sulla placca del forno, altrimenti fatela come spiegato qui, ovviamente il risultato sarà diverso ma ugualmente buono.

Per la pasta brioche:
350 g di farina
30 g di olio extravergine d'oliva
100 g di latte o soia se non lo tollerate
1 bustina di lievito secco attivo( o di birra)
1 uovo e 1 tuorlo
mezzo cucchiaino di sale

Per il ripieno:
formaggio brie una fetta circa
100 g di ricotta circa
biete cotte a vapore 1 mazzetto circa
bresaola 100 g circa
altro formaggio che fonda 50 g circa
50 g di parmigiano grattugiato

La quantità degli ingredienti del ripieno la valuterete voi perché dipenderà molto dalle dimensioni che darete alla forma, quindi non state a pesarli esattamente, ma valutate al momento quanto ve ne serve, non credo che comprerete solo 100 g di ricotta, ma un po' di più usandone poi il necessario ed eventualmente consumandone il resto a parte, dico bene?
Io comunque vi do qui le indicazioni a grandi linee.

Procedete lavorando la massa di farina con le uova, il latte intiepidito, il sale, il lievito secco, aggiungendo un cucchiaino di zucchero (se lo richiede è scritto sulla confezione del lievito secco attivo) e impastate bene il tutto, poi mettete l'olio e sbattete con vigore l'impasto più volte, formate una palla e mettete a lievitare almeno un'ora e mezza al tiepido, trascorso questo tempo vedrete che sollevando un lembo dell'impasto si formerà un velo trasparente.  
Mentre la pasta riposa prendete le biete che avrete cotto  vapore ( io uso un contenitore apposta per il microonde, ma cuocetele come volete)tritatele finemente e aggiungete: 100 g circa di ricotta e il parmigiano. Potete farlo in un mixer qualsiasi.

Ora dividete la pasta in tre pezzi uguali e stendete la prima col mattarello facendone una striscia lunga e sottile (come nella foto) sulla quale stenderete l'impasto di ricotta e biete.


Chiudete bene schiacciando i bordi con la punta delle dita: formerete un rotolo ( foto sotto).
Poi procedete col successivo facendone una striscia simile.
In questa metterete ancora un po' di ricotta, tanto per non lasciarla seccare troppo e della bresaola, ne farete una terza uguale nella quale metterete un formaggio fondente di gusto neutro e del formaggio Brie, più saporito.
Potete mettere anche solo Brie ricordando che avrà un gusto più marcato.



Ora intrecciate le tre strisce a mo di treccia !!
Maneggiate dolcemente ma con decisione. 


Non male vero? Adesso spennellatela con un po' di uovo, avrete sicuramente il bianco che non avete usato ancora nei paraggi, prendete un pennello e passatelo sulla pasta.

A proposito quando cucinate non buttate mai nulla, i bianchi d'uovo riponeteli in una terrina di vetro o in un barattolo in frigo, potrete usarli per frittate, meringhe, biscotti, ecc.
Vi posterò presto come fare delle bellissime meringhe.

Mettete in forno a 190 gradi per circa mezz'ora col forno ventilato, con il vostro forno..non lo so, ma dovete fare sempre la prova dello stecchino per vedere se è ben cotta!!


Lo so che questa musica è da pazzi e infatti oggi mi fa proprio impazzire!!


Una poesia di Alda Merini:

Il manicomio è una grande cassa

Il manicomio è una grande cassa
con atmosfere di suono
e il delirio diventa specie,
l'anonimità misura,
il manicomio è il monte Sinai
luogo maledetto
sopra cui tu ricevi
le tavole di una legge
agli uomini sconosciuta.



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